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Giuseppe Muollo (1950, Chiusano di San Domenico - AV), Storico dell'Arte. Dal 1978 al 2013 ha svolto la sua attività presso la Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Salerno e Avellino occupandosi di tutela, restauro, conservazione e valorizzazione del Patrimonio culturale irpino. Ha diretto cento cantieri e progettato il restauro di opere d'arte tra le quali: gli affreschi dello Specus Martyrum e della Cappella del tesoro della chiesa di Sant'Ippolisto di Atripalda, della Basilica longobarda e delle catacombe di Prata di Principato Ultra; il restauro della scultura della Madonna dell'Abbondanza di Montecalvo Irpino, il dipinto su tavola della Maestà di Montevergine di Montano d'Arezzo e la statua in bronzo di Carlo II d'Asburgo, di Cosimo Fanzago. Ha collaborato all'Edizione del Codice Diplomatico Verginiano. È, socio ordinario e membro del Consiglio di Amministrazione del CESN e dirige il Museo della Civiltà Normanna di Ariano Irpino. Ha dedicato alla sua terra, di cui è profondo conoscitore, numerose pubblicazioni tra le quali: Castelli, torri e cinte murarie in Irpinia (2000), La Basilica di Prata Principato Ultra (2001); Arte Medievale in Irpinia (2013) e La Maestà di Montevergine. Storia e Restauro (2014) in collaborazione con Francesco Gandolfo; Castelli Medievali in Irpinia. Memoria e Conoscenza (2017) in collaborazione con Giovanni Coppola; Ricerca, Tutela, Restauro. Un lungo impegno per i Beni Culturali in Irpinia (2019).